Al fine di uniformare la valutazione dell’invalidità civile e della legge 104/92 dei minori affetti da labiopalatoschisi, l’INPS ha emesso delle linee guida ad uso delle proprie Commissioni di accertamento dell’Invalidità.

Ho usato i termini “proprie Commissioni” in quanto non si tratta di un documento con forza di legge.

Le Commissioni di accertamento dell’Invalidità e della legge 104/92 gestite dalle Unità Sanitarie Locali quindi, a rigore, non sono tenute a seguirne le indicazioni e non sono tenuti neppure eventuali Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) in fase di ricorso giudiziario.

Ma poiché non esistono tabelle di riferimento per i soggetti minori di 18 anni, ritengo probabile che tutte le Commissioni vi si attengano.

Il documento ha un titolo assolutamente privo di possibilità di equivoci: “la valutazione ai fini dell’invalidità civile ed handicap nel minore affetto da labiopalatoschisi” ed è a firma della “Commissione Medica Superiore” dell’INPS

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In una prima parte viene fatta una classificazione delle Labiopalatoschisi, per semplicità LPS, qualche accenno alla frequenza di questa patologia e qualche accenno sulle cause.

Poi vi è una parte piuttosto ampia sul percorso assistenziale e terapeutico a favore dei soggetti affetti da LPS, distinguendo una fase definita “neonatale” ed una fase definita “epoche successive”.

Vengono sommariamente descritti i tipi di trattamenti chirurgici e riabilitativi e le necessità assistenziali, queste ultime indubbiamente a carico dei genitori.

Ulteriormente, vengono poi sommariamente elencati e descritti quelli che vengono definiti “problemi emergenti”:

  1. l’aspetto estetico del viso con i correlati problemi psicologici legati alla percezione del sé e alla possibile identificazione del bambino con l’anomalia da parte dell’ambiente relazionale (stigma sociale);
  2. la funzione fonatoria che, a causa di comunicazione tra cavità orale e nasale e per l’alterazione delle inserzioni muscolari labiali e palatine, può risultare spesso alterata; c’è necessità quindi di riabilitazione logopedica che si può protrarre molto a lungo;
  3. la funzione occlusale per la dislocazione dei processi alveolari e per la disodontiasi;
  4. la funzione uditiva condizionata da otiti ricorrenti e ipoacusia, causati dal mancato drenaggio della tuba uditiva, secondario alla disfunzione del muscolo tensore del velo del palato.

Finalmente, in ultimo, viene precisato che le linee guida fanno riferimento a casi di vera e propria Labiopalatoschisi e non ai casi definiti come lievi: “... intaccature del vermiglio con o senza deformità della narice, schisi palatine submucose, ugola bifida, labioschisi isolata ... “.

Vengono inoltre distinte due fasi:

  • la fase della prima infanzia, che viene individuata dalla nascita ai 2 anni di età,
  • la fase successiva, quindi fino ai 18 anni di età.

A parere della Commissione Medica Superiore dell’INPS

  • nella prima infanzia (0-2 anni) devono essere riconosciuti:
    • l‘indennità di frequenza nei casi medi (MINORE INVALIDO con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età – L.118/71 L.289/90)
    • l‘indennità di accompagnamento se sussistono ” … condizioni di particolari gravità come mancati interventi correttivi precoci motivati da ragioni di tipo sociale o insuccesso/complicanze del trattamento“;
    • l’Handicap in condizione di gravità (comma 3, art. 3 legge 104/92)
  • fino al compimento dei 18 anni
    • l’indennità di frequenza (MINORE INVALIDO con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età – L.118/71 L.289/90)
    • l’Handicap in condizione di gravità (comma 3, art. 3 legge 104/92)

Per leggere/scaricare le linee guida INPS per la valutazione dell’invalidità civile e della legge 104/92 nei minori affetti da Labiopalatoschisi cliccare questo link

Detto questo, ma cosa succede quando il minore con labiopalatoschisi compie 18 anni?

Presentata l’istanza, il neomaggiorenne viene sottoposto a visita medico-legale e quindi la valutazione viene effettuata secondo le previsioni dalla tabella del DM 05/02/1992 in cui possiamo trovare diverse voci di riferimento:

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6707 MALOCCLUSIONE GLOBALE minimo 11%, massimo 20%

8002 CHEILOGNATOPALATOSCHISI (GOLA LUPINA) 80%

8003 CHEILOSCHISI (LABBRO LEPORINO) 10%

Come si vede non è facile in questo caso fare una valutazione, anche perché nella tabella si fa riferimento ad una palatoschisi non corretta chirurgicamente.

Ma esistono le “linee guida INPS per l’accertamento degli stati invalidanti” in cui sono reperibili altre voci di riferimento:

CHEILOSCHISI da 0% a 10%

CHEILOGNATOSCHISI CHIRURGICAMENTE CORRETTA da 11% a 20%

CHEILOGNATOPALATOSCHISI CHIRURGICAMENTE CORRETTA da 21% a 40%

CHEILOGNATOPALATOSCHISI NON CORRETTA (GOLA LUPINA) 80%

MALOCCLUSIONE GLOBALE 11%

Se si nota, una labiopalatoschisi che ha usufruito di correzione chirurgica in un soggetto maggiorenne è valutabile al massimo il 40%, troppo poco per usufruire, dopo il compimento del 18° anno di età, dell’Assegno di Assistenza agli invalidi civili per il cui godimento occorre essere dichiarati invalidi in misura uguale o superiore al 74%.

Dott. Salvatore Nicolosi

Consulente Servizi Medicina Legale INCA-CGIL di Siracusa

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