Alcool e cocaina nemici giurati anche del cuore


Alcuni giorni fa, ripassando qualche nozione di cardiologia, mi sono imbattuto in un capitolo sulle cardiopatie da sostanze di abuso.

Il testo riportava che il 45% dei soggetti con cardiopatia dilatativa ha una storia di abuso di bevande alcooliche. In altri testi poi consultati, la percentuale era ancora maggiore. In effetti una percentuale troppo alta perché si possano avere dubbi sugli effetti negativi dell’alcool etilico sul cuore.

L’alcool etilico e i suoi metaboliti infatti provocano sia un danno diretto sulle cellule muscolari cardiache sia un danno mediato dall’ipertensione e dalla stimolazione del sistema simpatico. E’ un danno che compare più frequentemente nei maschi e tra coloro che hanno una storia di abuso di bevande alcoliche che dura da oltre 10 anni.

I sintomi iniziale non differiscono da quelli delle altre cardiopatie dilatative, quindi facile faticabilità, “affanno”, aritmie, episodi di dispnea parossistica notturna.

All’esame ecocardiografico si evidenzia dilatazione delle camere cardiache ed ipertrofia delle pareti.

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All’ECG possono essere presenti blocchi di branca e allungamento del QT.

Si configura il quadro della “miocardiopatia alcolica”.

Ma forse sono pochi tra i non professionisti coloro che sanno che anche la cocaina è in grado di produrre danni cardiologici piuttosto seri.

Anche la cocaina agisce con un effetto tossico diretto sulle cellule muscolari cardiache e con un effetto indiretto, “neuromodulato”, da stimolazione simpatica centrale e periferica. L’effetto sul sistema cardiovascolare consiste in ipertensione, tachicardia, vasocostrizione, aritmie con possibilità di morte improvvisa, ischemia del miocardio, infarto, cardiomiopatia dilatativa.

Statisticamente esiste una correlazione tra la gravità dei possibili disturbi cardiaci e la quantità e il tempo di assunzione, ma sul singolo individuo l’effetto tossico non è prevedibile.

Sia per ciò che riguarda l’alcol che la cocaina l’effetto cardiotossico difficilmente regredisce nonostante la sospensione dell’assunzione, che comunque è da effettuare obbligatoriamente.

In questa mia breve notizia sto “saltando”, ma non dimenticando, i gravi danni al sistema nervoso, al fegato, all’apparato digerente , etc … prodotti da entrambi.

E’ banalmente intuibile che il mix di alcol e cocaina, a questo punto, assume caratteri di estrema pericolosità, sia in situazioni di intossicazione acuta, come ci dicono le cronache giornalistiche, sia in caso di abuso prolungato. Il rischio di compromettere la futura qualità di vita e la stessa attesa di vita è estremamente elevato.

La sospensione dell’abuso di alcol e droga, da soli o in micidiali mix, quanto più precocemente possibile è l’unica strategia preventiva possibile.

Ma forse è meglio, e ancora più efficace, evitare lo “sballo” sostituendolo con divertimenti più sani, che ci sono … ci sono.

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Dott. Salvatore Nicolosi

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