Lettera aperta a Massimo Giletti: falsi invalidi o falsi validi?

Sono stato sollecitato a pubblicare il link allo “sfogo” di una disabile che sente il peso di tutte le falsità strumentali che continuamente vengono pubblicate e dette sugli invalidi.

Continuamente vengono schiaffati in prima pagina casi assolutamente isolati di falsi invalidi che non sono altro che una minimale porzione di un vasto mondo che invece soffre e sente il peso dell’incomprensione delle istituzioni e, niente affatto raramente, di giornalisti e “commentatori televisivi”.

Ma tutto ciò non è altro che un insulto alla verità.

Quindi, invece che pubblicare il semplice collegamento, ne pubblico integralmente l’articolo/lettera-sfogo.

Fonte originale: http://nfpatty.blogspot.it/2012/04/lettera-aperta-massimo-giletti-falsi.html

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La stessa autrice ha anche messo in rete, su Youtube, un video di di cui sono lieto di fornire il link: https://www.youtube.com/watch?v=C8gJ3KD_9qg


Lettera aperta a Massimo Giletti: falsi invalidi o falsi validi?

 

Carissimo Giletti…. Il mio nome è Patrizia, ho 38 anni e una splendida famiglia, e sono affetta da retinite pigmentosa con visione tubulare, dunque con residuo visivo,  sebbene minimo, ma considerata legalmente cieca in base alla legge 138 del 2001… dunque falsa invalida a parer suo, lo deduco dalle sue dichiarazioni e atteggiamenti nella puntata dell‘Arena del 1 aprile scorso! Vivo nella splendida Palermo, città ricca d’arte e storia ma anche di barriere architettoniche e disservizi nelle strutture pubbliche. Comprendo bene che forse per lei termini come retinite pigmentosa, visione tubulare e barriere architettoniche siano quasi sconosciuti perciò vorrei darle alcune delucidazioni in merito!

Innanzitutto la retinite pigmentosa è una patologia genetica della retina gravemente disabilitante la cui conseguenza più invalidante è il progressivo e irreversibile restringimento del campo visivo fino a progredire nella cosiddetta visione tubulare, o condurre a totale cecità, si accompagna ad altri deficit quali cecità notturna, abbagliamento e difficoltà nel percepire colori e contrasti.

Chiedo adesso al signor Giletti di provare ad uscire di casa con un cappuccio in testa che gli consenta di vedere solo attraverso un foro centrale (senza dimenticare deficit quali cecità notturna, abbagliamento e difficoltà nel percepire colori e contrasti… confondere scale con superfici piane!) questo è il mio caso di falsa invalida, e condurre in assoluta autonomia le azioni basilari e quotidiane della vita… guidare l’auto, passeggiare per strada, andare al supermercato, accompagnare i figli a scuola o semplicemente prendere un caffè al bar sotto casa! E’ già complesso in un ambiente a misura di disabile, si figuri in uno dove le barriere architettoniche (e, talvolta, inciviltà, pregiudizio ed ignoranza) sono prevalenti!

In ambiente domestico io riesco a gestirmi discretamente, è conosciuto e prevalentemente statico ed anche lì gli incidenti sono frequenti, ma l’ambiente esterno è prevalentemente sconosciuto e dinamico ed io ho la necessità, e non il vezzo, di farmi accompagnare… altrimenti sarei reclusa in casa! Ma forse è ciò che lei si auspica? La legge 138 del 2001 ha sancito dei diritti conquistati in anni di lotte e sacrifici e lei li ha gaiamente gettati alle ortiche… la ringrazio!

Come ebbi già modo di scrivere in un precedente post “La disabilità si abilita nei social network?” nella vita reale esistono pregiudizi, ipocrisia, barriere architettoniche e falsa compassione, i molti disagi che vorresti non arrecare, l’aiuto che vorresti non dover chiedere, gli sguardi che vorresti non incontrare… ed è proprio grazie a questa legge e alle indennità che ci consente di percepire che proviamo a riconquistare autonomia e rispetto! Pertanto mi sovviene un dubbio: siamo noi i falsi invalidi o forse ignoranza e pregiudizio generano falsi validi? Le consiglio onestamente e in assoluta buona fede di documentarsi meglio la prossima volta che deve affrontare un tema tanto delicato e complesso e di lasciare la possibilità a chi parla con competenza e cognizione di causa di esprimere la propria opinione al fine di non incorrere nuovamente in fraintendimenti che possono ledere diritti inalienabili e faticosamente conquistati! La ringrazio!


Cara Patrizia, aggiungerei io: ” … Questo solo per amore di verità


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